Non di rado capita di trovarsi davanti alla classica cascata di if/else come la seguente.
var name = "Morgan"; if(name.toLowerCase() === 'morgan') console.log("Il tuo nome inizia per M") else if(name.toLowerCase() === 'fabio') console.log("Il tuo nome inizia per F") else if(name.toLowerCase() === 'carlo') console.log("Il tuo nome inizia per C") else if(name.toLowerCase() === 'alberto') console.log("Il tuo nome inizia per A") else console.log("Nessun caso trovato")
Il caso in questione è molto semplice, ma aiuta a capire i principali problemi di questa scrittura: ripetiamo più e più volte la stessa istruzione toLowerCase, la quale va ad appesantire la lettura di una sequenza di operazioni già in origine difficile da analizzare.
Il nostro obiettivo è quello di permettere a ogni sviluppatore che lavorerà sul nostro codice di comprendere immediatamente ciò che vogliamo il programma esegua. Il metodo più comune di semplificazione è l'utilizzo del blocco switch/case.
function GetInfo(name){ switch(name.toLowerCase()){ case "morgan": return "Il tuo nome inizia per M"; case "fabio": return "Il tuo nome inizia per F"; case "carlo": return "Il tuo nome inizia per C"; case "alberto": return "Il tuo nome inizia per A"; default: return: "Nessun caso trovato" } }
La leggibilità è decisamente migliorata, ma possiamo fare uno step ulteriore: essendo JavaScript un linguaggio non tipizzato, possiamo creare oggetti con proprietà e valori a nostra discrezione. Di conseguenza possiamo costruire un oggetto che abbia come proprietà il case dell'esempio precedente, e come valore la stringa resitutita.
function GetInfo(name){ const values = { "morgan": "Il tuo nome inizia per M", "fabio": "Il tuo nome inizia per F", "carlo": "Il tuo nome inizia per C", "alberto": "Il tuo nome inizia per A" } return values[name.toLowerCase()] ?? "Nessun caso trovato" }
Utilizzando la variabile in ingresso puntiamo a una prioprietà all'interno dell'oggetto per ottenerne il valore. Nel caso la proprietà non esista, sarà l'operatore di nullish coalescing (??) a restituire la stringa di errore anzichè null.
Se volessimo applicare logica più complessa, possiamo anche restituire funzioni, come mostrato nell'esempio seguente, nel quale abbiamo utilizzato l'operatore ?. per non eseguire alcuna funzione nel caso in cui non vi sia riscontro e ritornare il valore di default (0).
function DoOperation(val1,val2,ops){ const values = { "somma": (a,b) => a + b, "sottrazione": (a,b) => a - b } return values[ops.toLowerCase()]?.(val1,val2) ?? 0 }
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Modificare i metadati nell'head dell'HTML di una Blazor Web App
Simulare Azure Cosmos DB in locale con Docker
Filtrare i dati di una QuickGrid in Blazor con una drop down list
Generare HTML a runtime a partire da un componente Razor in ASP.NET Core
Configurare e gestire sidecar container in Azure App Service
Esporre i propri servizi applicativi con Semantic Kernel e ASP.NET Web API
Collegare applicazioni server e client con .NET Aspire
Utilizzare Azure AI Studio per testare i modelli AI
Ordinare randomicamente una lista in C#
Utilizzare QuickGrid di Blazor con Entity Framework
Gestione dell'annidamento delle regole dei layer in CSS
Evitare il flickering dei componenti nel prerender di Blazor 8