Angular semplifica gli aspetti legati all'internazionalizzazione delle applicazioni (anche detta i18n), consentendo di gestire più facilmente la visualizzazione di dati e numeri in formato locale, oltre che alla traduzione del testo.
Per indicare che un certo pezzo del template va localizzato, è sufficiente utilizzare l'attributo i18n, in questo modo:
<h1 i18n>Welcome</h1> <img [src]="logo" i18n-title title="Angular logo" />
Questo attributo è custom ed è utilizzato dai tool per questo scopo e viene rimosso, dopo la compilazione, poiché non è una direttiva. Si noti come varia l'utilizzo se dobbiamo localizzare il contenuto di un campo, piuttosto che un'attributo.
Il file di estrazione genererà quindi un file con tutte le entry trovate nei template. In particolare, dovremo usare il comando della CLI:
ng xi18n
Di default sarà generato un file di nome messages.xlf all'interno della directory src, utilizzando in formato XLIFF 1.2, ma sono supportati anche XLIFF 2 e XMB.
Ogni file dovrà avere il locale specificato nel nome del file, ad esempio messages.it.xlf, con la relativa localizzazione.
Come comportamento di default Angular utilizza en-US, che è il locale dell'inglese americano, ma è possibile specificare anche il locale via CLI (sfruttando l'AOT compiler, che consente di creare un'applicazione già pronta all'esecuzione):
ng serve --aot --locale it
Tutti i locale supportati sono disponibili su
https://github.com/angular/angular/tree/master/packages/common/locales
Alternativamente, è possibile utilizzare anche la localizzazione con JIT, come spiegato sulla pagina della documentazione ufficiale:
https://angular.io/guide/i18n
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